lunedì 24 luglio 2017

Economia del Giappone, dati macro dal tono misto. Lo Yen guadagna sull'euro


La settimana sui mercati finanziari si apre con i dati in arrivo dal Giappone. I report macro evidenziano che c'è stato un miglioramento delle condizioni economiche complessive, visto che il leading indicator di maggio è salito a 104,7 punti secondo quanto rivela il Cabinet Office nella sua lettura definitiva. Qualcosina in più rispetto alla stima preliminare che era 104,6 punti. Siamo comunque più avanti rispetto al valore precedente che era 104,2.
Durante lo stesso periodo l'indice coincidente si è attestato a 115,8 punti, meno del valore precedente che era 117,1. Il lagging index, ovvero l'indice differito scende di poco a 116,4 punti.

I dati macro dell'economia del Giappone


Qualche segnale di debolezza giunge però dall'attività industriale. Infatti il PMI manifatturiero è visto in calo durante il mese di luglio. Secondo la stima flash infatti si attesta a 52, 2 punti, in decelerazione dai 52,4 di giugno. Va comunque detto che oltre la soglia dei 50 comunque l'economia evidenzia una zona espansione. Tuttavia si tratta della lettura più bassa da otto mesi.

A seguito di questi dati c'è stato un forte rafforzamento dello yen sull’euro nei mercati valutari. I corsi si sono portati da 129,77 a 128,87 per poi assestarsi in area 129,08 (se vi interessa fare trading su valute, fate prima un confronto broker Forex recensioni).
La view rimane sostanzialmente rialzista nel medio periodo, con possibili ritracciamenti del cross euro-yen fino all’area 129,87/129,29. Potremmo invece avere una inversione solo nel caso in cui si abbiano chiusure daily inferiori ai 128,88.

Ad ogni modo, non suggeriamo di fare trading sullo Yen in questo momento di instabilità, men che meno suggeriamo che si può fare scalping opzioni binarie. Troppo rischioso e inutile.

Ricordiamo che settimana scorsa la BoJ si è riunita ed ha deciso di non cambiare nulla nella politica monetaria. La Bank of Japan ha infatti deciso di mantenere i tassi sui depositi al -0,1%, valore storico fissato nel meeting del gennaio 2016. Ha inoltre lasciato immutato anche il piano di quantitative easing fissato a 80 mila miliardi di yen (620 miliardi di euro).

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