martedì 16 aprile 2024

Investitori nervosi, le Borse europee chiudono in netto calo

E stata una giornata complicata per le borse europee, che hanno chiuso con un bilancio in rosso mentre Wall Street ha terminato la giornata senza grandi variazioni. A pesare sull'umore degli investitori europei è la tensione sul fronte mediorientale, che finora era stata snobbata nella convinzione che la crisi israelo-iraniana si sarebbe attenuata.

Inoltre i mercati continuano a vivere sulle incertezze della politica monetaria. Se la FED sembra indirizzata verso un taglio solo a settembre, la BCE dovrebbe farlo a giugno, anche se Lagarde non si sbilancia.

Il resoconto della giornata per gli investitori

Al suono di chiusura della campanella, Piazza Affari segna un calo dell'1,65% sull'indice Ftse Mib (a quota 33.393 punti). Scende anche il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 35.525 punti, in netto calo dell'1,62%.

Anche nel resto d'Europa la giornata per gli investitori è stata complicata. Scende il Dax tedesco (-1,3%), così come il Cac40 francese (-1,4%) e l’Ibex35 spagnolo (-1,5%). Malissimo Londra, -1,8%, perde quota anche Amsterdam ha ceduto l'1,4%.
Wall Street invece chiude contrastata e non sfrutta lo slancio delle trimestrali.

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I numeri di Milano

A Piazza Affari gli investitori hanno scambiato un controvalore pari a 2,49 miliardi di euro, invariato rispetto a ieri. I volumi scambiati sono passati da 0,61 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,58 miliardi.

Sul paniere principale soltanto pochi titoli hanno strappato un rialzo. Tra questi spiccano Amplifon +0,91%.
Giornata nera per Stellantis, -2,98%, così come per i titoli finanziari: Finecobank -2,41%, Intesa -2,24%. Unicredit -2,05%, Pop di Sondrio -2,35%.
Scendono anche i titoli petroliferi: Saipem -2,38% ed Eni -2,15%.

Gli altri mercati

Gli investitori continuano a premiare il dollaro sul mercato valutario. Tuttavia il cambio euro-dollaro è poco mosso (tuttavia i segnali forex gratis in tempo reale continuano a suggerire il biglietto verde), mentre l’oro appare incerto anche se resta in area 2400 dollari per oncia. Il petrolio si muove in un forbice ristretta, anche se al momento il Brent è nuovamente oltre i 90 dollari al barile.

lunedì 15 aprile 2024

Denaro, i 125 miliardi di fondi UE non sono serviti a ridurre il divario con l'Europa

Dal 2000 ad oggi l'Unione Europea, attraverso tre cicli di programmazione della politica di coesione, ha inviato un fiume di denaro all'Italia affinché le nostre regioni colmassero il divario che ci caratterizza dalla media europea. Ma i 125 miliardi di euro ricevuti dal nostro paese sembrano non essere serviti a molto.

I dati dimostrano lo sperpero di denaro

Secondo un'indagine dell'Istat, durante tutti questi anni l'Italia è stato l'unico paese europeo che non ha saputo mettere a frutto questo montagna di denaro ricevuta da Bruxelles (125 di 970 miliardi complessivamente investiti), dal momento che la disparità territoriale con la media UE è addirittura aumentata.

La differenza economica territoriale viene calcolata basandosi sulle variazioni del PIL pro capite, a parità di potere di acquisto. Se in paesi come Francia, Germania e Spagna si è concretizzata una riduzione del divario rispetto alla media Europea, da noi tutto questo non è avvenuto.

Questioni di progetti e burocrazia

Perché non siamo riusciti a mettere a frutto tutto il denaro ricevuto in aiuti dall'Unione Europea?
Rispetto agli altri paesi principali, siamo ancora imbrigliati in una burocrazia lenta e cronicamente inefficiente. Questo discorso vale soprattutto per il Mezzogiorno, dove peraltro la divergenza si è acuita non solo rispetto alla media dell'Unione Europea ma anche rispetto al Settentrione.

Nel Sud spesso mancano risorse umane e competenze necessarie per realizzare i programmi operativi, anche se il vero problema è che i progetti che presentiamo sono di scarsa qualità. Significa che una volta realizzati, non sono tali da realizzare ricadute significative per l'economia e la qualità della vita di un territorio.

La lentezza esecutiva

Senza considerare poi che per realizzare un'opera ci vuole una eternità. In Italia ci si impiegano in media 4 anni e 10 mesi, metà di questo tempo si passa a progettare, mentre altri sei mesi di tempo passano per decidere a chi affidare i lavori. Per progetti più grossi, superiori ai 5 milioni di euro, il tempo di realizzazione arriva addirittura 11 anni.

lunedì 8 aprile 2024

Investitori, avvio di settimana all'insegna dei buonumore sulle borse europee

La prima seduta della nuova settimana si chiude con il segno positivo sulle borse europee. Gli investitori sembrano aver ritrovato un po' di buonumore dopo che la settimana scorsa era stata abbastanza fiacca.
Al clima positivo contribuisce il dato giunto dalla Germania riguardo la produzione industriale migliore delle attese. Intanto il mercato aspetta di conoscere nei prossimi giorni l'esito del meeting della BCE e i nuovi dati sull'inflazione degli Stati Uniti.

Il bilancio della giornata per gli investitori

Come detto, il panorama azionario europeo è tinto di verde in questo lunedì. A Piazza Affari l'indice principale ha chiuso con un rialzo dello 0,9%, rimanendo oltre la soglia dei 34.000 punti e disegnando un morning star pattern. Sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share guadagna lo 0,86% rispetto alla seduta precedente, chiudendo a 36.527 punti. In moderato rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+0,58%); sulla stessa tendenza, in denaro il FTSE Italia Star (+1,05%).

Nel resto d'Europa gli investitori hanno fatto acquisti soprattutto a Francoforte, dove l'indice DAX chiude con un guadagno dello 0,78%. Molto bene anche la borsa di Parigi +0,72% e riescono a terminare la seduta in territorio positivo anche Londra + 0,42% ed Amsterdam + 0,41%. L'unica Piazza che si è mossa in controtendenza è stata quella di Madrid che segna - 0,07%.

I numeri di Milano

A Piazza Affari gli investitori hanno scambiato un controvalore di titoli pari a 1,93 miliardi di euro. I volumi di azioni scambiate sono state 0,52 miliardi.
Il titolo migliore sul principale listino milanese è stato Interpump, con un progresso del 4,80%. Bene anche Telecom Italia che avanza del 2,97%. In territorio positivo DiaSorin, +2,95% grazie alla promozione di UBS. Le peggiori performance si sono registrate su Campari, -0,68%.

Gli altri mercati

Sulla fronte valutario c'è stato poco movimento oggi, anche perché gli investitori aspettano di conoscere i nuovi dati sull'inflazione americana e qualche indicazione in più dal meeting della BCE.
Il cambio EUR-USD rimane così oltre quota 1,09, formando una candela spinning top che evidenzia l'incertezza del mercato. Tra le materie prime spicca ancora una volta l'oro, che in giornata ha aggiornato il suo record storico oltre 2.370 dollari per oncia. Marcia indietro per il petrolio.