martedì 20 febbraio 2018

Banche, altra stretta in arrivo. Da aprile nuove regole su Npl

Si approssima l'ennesimo cambio nel rapporto tra micro-aziende italiane e le banche. Da aprile infatti scatteranno nuove regole europee, che renderanno più difficoltoso l'accesso ai finanziamenti alle piccolissime realtà imprenditoriali che non sono finanziariamente solide. Tenuto conto che in Italia le microimprese rappresentano la quasi totalità del tessuto aziendale nazionale, si comprende la portata dell'evento. Il nuovo regime sul credito voluto dalla BCE provocherà effetti a cascata, che si cominceranno a verificare dopo le elezioni, visto che scatteranno ad aprile.

Cosa cambia per le banche

Se non ci saranno cambiamenti infatti, a metà marzo la Commissione Ue e la BCE formuleranno nuove proposte sul modo di gestire e ridurre i crediti in default da parte delle banche. La Commissione chiederà che le banche destinino a riserva più capitale per far fronte ad eventuali problemi nel rimborso dei nuovi crediti che verranno concessi dal 2018 in poi. Andrà invece pure oltre la Bce, che chiederà accantonamenti molto più alti a fronte di ritardi registrati dal primo aprile in poi nei rimborsi dei crediti già concessi in passato.

Da questa situazione se ne ricava solo una possibile conseguenza: molte banche saranno spinte a riconoscere tante posizioni dubbie come default, costituendo riserve di capitale molto cospicue. Sembra una questione puramente tecnica, ma invece avrà dei grossi effetti concreti. Nei prossimi due anni questa iniziativa della Bce potrebbe erodere lo 0,10-0,15% l’anno dal capitale delle banche, ma soprattutto renderà le banche molto più riluttanti a prestare a imprese artigiane che non presentano solide garanzie, sapendo che in caso di minimi problemi dovranno adeguarsi alle rigide normative UE (tenendo anche conto che i tempi della giustizia civile richiedono oltre 1.100 giorni per pignorare un immobile a garanzia di un prestito in default).

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