sabato 27 gennaio 2018

Criptovalute al centro dei discorsi anche al World Economics Forum di Davos

La quarantottesima edizione del World Economic Forum (Wef) che si è svolto a Davos ha avuto come grande protagonista il presidente USA Donald Trump. Ma tra i tanti argomenti discussi c'è stato posto anche per le criptovalute, le grandi protagoniste del 2017 sui mercati finanziari. Se non fosse stato proprio per la ingombrante presenza di Trump e dei populismi, sarebbe diventato probabilmente il tema centrale del Wef.

Che Bitcoin e compagnia siano diventati un argomento di primo piano è fuori di dubbio. E non potrebbe essere diversamente visto che il valore di mercato delle criptovalute è passato in poco tempo da meno di 20 a oltre 540 miliardi di dollari (qui si parla di trading con i bitcoin, come funziona e dove farlo in Italia). Ma a dire il vero le attenzione del Wef non sono state proprio positive. Il direttore generale dell'Fmi, Christine Lagarde, ha infatti lanciato un monito forte: "è inaccettabile l'utilizzo delle criptovalute per occultare gli illeciti come il finanziamento del terrorismo e il riciclaggio".

Dubbi e scetticismo sulle criptovalute

Non c'è in ballo solo lo scetticismo sulla capacità delle valute digitali di affiancare o sostituire le monete tradizionali come mezzo di pagamento, ma soprattutto il timore che lo sfruttamento di questo strumento possa innescare delle bolle micidiali, oppure alimentare utilizzi illeciti (come il riciclaggio). Tuttavia c'è grossa fiducia nella tecnologia che le sorregge le criptovalute, ovvero la blokchain. I suoi possibili utilizzi sono al centro dell'attenzione delle grandi istituzioni finanziarie, e sono tutti da esplorare e non sono in vista aspetti deteriori.

Nel frattempo non si ferma la loro diffusione presso i trader. Ormai tutti i miglior broker trading online consentono di fare trading sulle moneta virtuali, anche se le recenti scottature si fanno sentire. Dal momento del picco, raggiunto a metà dicembre, il valote di Bitcoin è crollato di circa la metà. Molti investitori sono rimasti scottati e adesso attorno a questi asset finanziari c'è molta più prudenza.

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