domenica 8 ottobre 2017

Mercato del lavoro: record dei contratti a termine

Ci sono due dati che colpiscono riguardo al mercato del lavoro italiano. Il primo è che il livello di occupazione è tornato ai valori del 2008, sopra quota 23 milioni. Il che sembrerebbe una cosa molto positiva. Tuttavia a mitigare gli entusiasmi ci pensa il secondo dato, in base al quale questa impennata è frutto di una crescita record dei contratti a tempo determinato, che sono giunti a 2,8 milioni. si tratta del livello più alto raggiunto dal 2004. Rispetto ad allora ne abbiamo addirittura 1 milioni in più. I dati sono stati elaborati - sulla base di quelli Istat - da parte della Cgil.

I dati del mercato del lavoro

La fotografia del mercato del lavoro evidenzia inoltre una emorragia degli autonomi, che sono arrivati a 5,3 milioni, quasi il 25% in meno rispetto al 2004. All'aumento del numero totale degli occupati, non corrisponde inoltre un eguale innalzamento delle ore lavorate e delle unità di lavoro standard. Anche le Ula (unità lavorative annue) sono in discesa nell'ultimo trimestre (-4,5%).

Un altro dato deve far riflettere. C'è stata una crescita sostanziosa dei lavoratori part-time, che ha toccato la quota record di 4 milioni 329 mila nel secondo trimestre 2017. Si tratta di quasi un milione in più rispetto al 2008 e quasi 1,5 milioni in più del 2004. La cosa preoccupante è che cresce soprattutto il part-time involontario, ovvero quello che viene svolto non per scelta ma per mancanza di occasioni lavorative a tempo pieno.

Si può quindi dire che non siamo certo ancora brillanti per quel che riguarda il mercato del lavoro. La piena o anche solo la massima occupazione da noi rimane ancora un miraggio. Peraltro si tralasciano i discorsi riguardo alla qualità dell'occupazione, negativa visto l'alto numero di precari e - appunto - di part time involontario.

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