giovedì 12 ottobre 2017

Corruzione: 1,7 milioni di famiglie è stata vittima di questi episodi

Emerge un dato allarmante dall'Istat: circa 1,7 milioni di famiglie italiane (quindi il 7,9% del totale) ha dovuto fare i conti con la corruzione. Nel corso della vita infatti almeno una volta hanno incrociato persone che chiedevano denaro, favori, regali o altro in cambio di servizi o agevolazioni. Se restringiamo l'ambito temporale, nel corso degli ultimi 12 mesi una famiglia su cento si è imbattuta in questo genere di fenomeno. L'indagine fatta dall'Istat per la prima volta, visto che ha introdotto questi quesiti nello studio sulla sicurezza dei cittadini 2015-2016.

Quali sono le zone dove i fenomeni corruttivi sembrano essere di più? Il Lazio è in testa con il 17,9%, mentre la zona più virtuosa in questo senso è la Provincia autonoma di Trento (2%). Tra i due estremi si registra una situazione molto variegata ed eterogenea.

I dati sulla corruzione

Riguardo invece l'ambito in cui si verificano i fenomeni corruttivi, nella maggior parte dei casi si consumano nel settore lavorativo (3,2% delle famiglie), soprattutto nel momento della ricerca di lavoro, della partecipazione a concorsi o dell'avvio di un'attività lavorativa (2,7%). Fa orrore vedere che nel 2,9% dei casi la corruzione si consuma in ambito giudiziario (regali o favori da parte di un giudice, un pubblico ministero, un cancelliere, un avvocato, un testimone o altri).

Altra situazione in cui si verificano fenomeni corruttivi sono quelle in cui le famiglie fanno domanda di benefici assistenziali (contributi, sussidi, pensioni di invalidità), mentre anche in ambito sanitario non sono infrequenti episodi di corruzione.
I casi in cui si verificano meno episodi corruttivi riguarda le public utilities: sono soltanto 0,5% le famiglie ha subito richieste del genere quando deve richiedere allacci, volture o riparazioni per energia elettrica, gas, acqua o telefono.

Ultimi due dati: l'85,2% delle famiglie ritiene che sia stato utile pagare per ottenere quanto desiderato, ma il 30,9% non lo rifarebbe. Siamo sicuri?

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