Come rimediare agli errori sulle dichiarazioni dei redditi
Se la svista ha procurato un vantaggio al contribuente, per via di sconti non dovuti o redditi dimenticati, allora si può rimediare attraverso il modello Unico. Purché ci si dia da fare entro venerdì 30 settembre, data ultima per la presentazione del modello in via telematica.Se invece occorre modificare uno o più valori che riducono l’imposta dovuta o aumentano il credito, allora è possibile inviare un 730 integrativo, e in questo caso si ha tempo fino a martedì 25 ottobre. Non si potrà però fare da soli, però. Occorre invece passare da Caf e professionisti abilitati. Comunque, anche se si dovessero "bucare" queste due scadenze, potrà ricorrere al modello Unico integrativo entro il prossimo 30 settembre 2017.
Vi diamo una mano, dicendovi quali sono gli errori più comuni secondo l'analisi fatta dai Caf. Lo sbaglio più frequente riguarda il rigo E1, quello delle spese sanitarie. Spesso legato alla correzione della percentuale di carico dei figli, perché attribuire al 100% il figlio a un genitore anziché all’altro, incide anche sulla detrazione per le spese mediche legate al bambino. L'intervento sui familiari a carico è la seconda motivazione più frequente di correzione del 730. Tra le altre ipotesi di correzione più comuni ci sono i lavori in casa. Parliamo di bonus ristrutturazioni e risparmio energetico. altri errori che si commettono riguardano interessi sul mutuo, previdenza complementare, contributi per colf e badanti.
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