La battaglia sugli aiuti alla Apple
Secondo quanto stimato da JPMorgan Apple potrebbe così vedersi costretta a un versamento, nel caso più grave, di 19 miliardi di dollari. La decisione europea sul caso Irlanda è attesa il mese prossimo, ma intanto è già in atto una battaglia transoceanica tra il Dipartimento del Tesoro USA e Bruxelles, che è stata accusata di porsi come autorità fiscale sovranazionale, mettendo così a rischio gli accordi globali in tema tributario.Secondo il governo americano un trattamento punitivo sulle somme indebitamente risparmiate da Apple sarebbe un precedente pericoloso per altre società americane. Questo perché stimolerebbe azioni di rivalsa analoghe da parte degli Stati che si sentono danneggiati da aliquote fiscali troppo amichevoli.
Se l’Ue chiederà il risarcimento ad Apple, allora “il Tesoro Usa” considererà “potenziali risposte alla Commissione. Ottenere contributi retroattivi è una scelta che gli Stati Uniti giudicano “in contrasto con gli sforzi del G20 per garantire la certezza fiscale", oltre che - come detto - "un precedente indesiderato".
Ad ogni modo, fanno sapere da Cupertino, in caso di punizione la Apple appellerà la decisione di Bruxelles. Dal punto di vista operativo, intanto, la Apple medita di allargarsi ulteriormente in Irlanda. Ha infatti ottenuto in via libera per la costruzione di nuovi uffici e parcheggi presso l’esistente quartier generale irlandese. Nei prossimi 18 mesi saranno assunte altre 1.000 persone in diversi settori.
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